Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
Gli insetti, seppur molto piccoli, sono organismi complessi e possiedono un insieme di organi di senso diversificati che permettono loro di percepire tutti gli stimoli ambientali: stimoli chimici (olfattivi e gustativi) assai eterogenei, percezione della gravità, percezione della luce polarizzata e così via.
L’esoscheletro è una struttura più o meno rigida caratteristica degli Artropodi che, come un’armatura, fa da protezione e da sostegno al loro corpo. Esso però, a causa della sua rigidità, impedisce la crescita continua dell’individuo nel tempo, rendendo così necessario il fenomeno definito ‘muta’.
Infatti, gli insetti, al fine di continuare il proprio accrescimento, hanno necessità di cambiare l’esoscheletro quando non hanno più spazio all’interno.
I settori in cui gli insetti infestanti possono causare danni economici sono vari. Gli insetti fitofagi possono causare danni diretti e indiretti alle produzioni agricole in campo, Coleotteri e Lepidotteri arrecano danni a tutti i tipi di derrate alimentari stoccate, zanzare e altri insetti, che pungono l’uomo per succhiarne il sangue, sono vettori di innumerevoli malattie anche gravi, infine anche gli animali da allevamento sono vittime di varie specie di insetti più o meno molesti.
Gli insetti sono una classe di invertebrati a cui appartiene appartengono circa 1 milione di specie presenti in tutto il mondo, ma che si stima siano molte di più. Il loro successo è stato tale da essere riusciti a colonizzare ogni angolo della Terra (mari e oceani esclusi) sviluppando comportamenti, cicli vitali e regimi alimentari molto diversi fra loro.
Gli insetticidi agiscono sugli insetti in svariati modi, sia in funzione delle caratteristiche della sostanza attiva che si utilizza ma il raggiungimento del loro sito bersaglio dipende anche dalla loro formulazione. Gli insetticidi formulati sotto forma di gas, o che gassificano una volta immessi nell’ambiente che si vuole trattare (quelli che contengono sostanze con elevata tensione di vapore), agiscono sull’insetto per inalazione, vale a dire penetrano nel corpo dell’insetto attraverso la respirazione.
Un buon trattamento di disinfestazione è quello che crea una situazione in cui è alta la probabilità che l’insetto entri in contatto con la sostanza insetticida. Per aumentare questa variabile, specie se dobbiamo trattare insetti che tendono a nascondersi, è possibile ricorrere a formulati in cui sono presenti sostanze alimentari attrattive.
I trattamenti di disinfestazione non possono prescindere da una pianificazione generale di prevenzione, di monitoraggio e di intervento; è necessario individuare punti critici e intervenire in modo mirato, sapendo scegliere la “migliore soluzione” così da raggiungere quell’equilibrio di convivenza che possa annullare il fastidio e garantire la sicurezza sanitaria degli ambienti.
La chiusura della casa delle vacanze alla fine dell’estate, dovrebbe contemplare anche le attenzioni da dedicare per evitare l’annidarsi di infestanti indesiderati.
Il 25 novembre 2015, il Parlamento Europeo ha emanato il regolamento 2015/2283 che “stabilisce norme per l'immissione di nuovi alimenti sul mercato dell'Unione”, entrato in vigore il 1° gennaio 2018.
I Tisanuri, noti con il nome comune di pesciolini d’argento, sono insetti considerati molto primitivi che non presentano ali; si sono guadagnati questo nome per la forma del corpo allungata e piatta e il colore argenteo dovuto a piccole squame che conferiscono uno scintillìo chiaro e brillante: caratteristiche che ricordano appunto un pesciolino.
Le abitazioni forniscono tanti anfratti di riparo per molti artropodi: insetti, ragni, diplopodi, scorpioni, ecc. possono trovare infatti piccoli spazi in cui annidarsi e di seguito approfondiamo qualche caso.
Un grande aiuto nei locali di ristorazione e nell’industria alimentare è dato dall’impiego di trappole luminose, che attirano gli infestanti catturandoli. Queste trappole sfruttano il fototropismo, un comportamento innato di parecchi insetti quali coleotteri, lepidotteri e ditteri che sono attratti dalla luce, sia essa naturale o artificiale.
Sicurezza e qualità sono dei prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili per il consumatore, che ha il diritto di trovare sul mercato prodotti alimentari sani e sicuri. È per questo che il problema delle infestazioni dei prodotti della filiera alimentare è un tema sempre attuale e di grande interesse ed è considerato tra i maggiori rischi per l’industria di trasformazione agro-alimentare.
Gli insetti infestanti le derrate alimentari hanno da sempre viaggiato con i cibi, sia in viaggi lunghi attraverso i continenti sia in viaggi brevi.
Molti alimenti che escono dai locali di produzione, soprattutto industriale, stazionano per tempi più o meno lunghi in diversi luoghi prima di arrivare nella dispensa del consumatore finale.
Le infestazioni di Blattella germanica sono piuttosto temute soprattutto nel settore degli alimenti per i pericoli che questi insetti portano con sé: inquinamento delle derrate e trasmissione di microrganismi patogeni.
Tra gli infestanti degli allevamenti avicoli intensivi, oltre a Dermanyssus gallinae che rappresenta il parassita esterno più diffuso e temuto, possono causare problemi due specie di Coleotteri Tenebrionidi: Alphitobius laevigatus e Alphitobius diaperinus.
Le derrate conservate attirano una serie di organismi che se ne cibano provocando danni di diversa entità in dipendenza da differenti parametri tra i quali anche quelli ambientali. I cereali, ad esempio, durante la fase di stoccaggio spesso vengono attaccati da insetti definiti infestanti primari perché si nutrono a spese delle cariossidi ancora intere.
Il settore dell’Ho.re.ca ha la necessità di stoccare per periodi più o meno lunghi derrate alimentari di vario genere, che possono essere oggetto di attacchi da parte di insetti.
In molte aree attività di questo genere sono più diffuse nei mesi caldi, con temperature e umidità propizie allo sviluppo degli infestanti.
L’albergo diffuso è un modello di offerta di ospitalità ai turisti, ma non solo, presente da parecchi anni anche in Italia. Un albergo diffuso è a tutti gli effetti “una struttura ricettiva alberghiera gestita in forma professionale con unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti” www.alberghidiffusi.it. Permette di soggiornare in edifici di pregio di centri storici abitati, ad esempio di vivere a contatto con la comunità locale e di avere a disposizione anche servizi alberghieri come la prenotazione centralizzata, bar e ristoranti. Non si tratta di un albergo “verticale” ma di tanti edifici dislocati sul territorio.
L’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi riconosce varie tipologie di ospitalità che possono ricadere sotto la denominazione “albergo diffuso”:
- paese albergo,
- residence diffuso,
- albergo diffuso di campagna.
L’opportunità di sviluppo che ha una specie animale (Homo sapiens compreso) è sempre subordinata all’ambiente in cui questa si trova. Esistono dei fattori condizionanti che favoriscono, o meno, prima l’insediarsi di individui e poi la possibilità che questi hanno di crescere numericamente e diventare una popolazione stabile e affermata.
Nemapogon granellus, la falsa tignola del grano, è una farfallina dai gusti particolari: nonostante il nome comune l’associ ai cereali, si nutre di svariate sostanze, sia di origine vegetale sia animale. La specie è stata segnalata anche sui tappi di sughero di bottiglie di vino in invecchiamento.
Gli studiosi sono concordi nel ritenere che i cambiamenti climatici abbiano effetti importanti anche sulla vita degli insetti.
I bar rientrano nella categoria di locali che attirano molte specie di insetti sinantropici, ovvero legati alle attività dell’uomo. Quando le temperature sono idonee, soprattutto con l’arrivo dell’estate, questi insetti cominciano a moltiplicarsi velocemente.
Il periodo delle zanzare non piace a nessuno. Senza affrontare il discorso dei rischi sanitari e pensando solo al fastidio che questi piccoli insetti provocano alle persone è evidente che tutti vorremmo evitarle quanto più possibile.
Le api e gli apoidei selvatici sono fondamentali per l’impollinazione delle piante, fattore essenziale per la produzione dei frutti e dei semi. Più del 70% delle piante importanti per l’alimentazione dell’uomo, diretta o indiretta, dipendono dall’impollinazione effettuata dagli insetti tra i quali, in primis, gli apoidei.
La mosca domestica è una specie ubiquitaria diffusa in tutto il mondo, strettamente legata alle attività e agli insediamenti umani. Le mosche sono attratte da rifiuti organici e con alte temperature il loro ciclo è notevolmente accelerato; a 35 °C bastano circa 10 giorni per lo sviluppo di un’intera generazione, pertanto la capacità di infestare un determinato ambiente è elevata.
Le formiche passano il periodo invernale nei loro nidi per un tempo più o meno lungo a seconda del rigore dell’inverno. Ai primi freddi dopo aver isolato gli ingressi del nido, la colonia si raduna nella parte più profonda, il ritmo circadiano si riduce fino a quasi annullarsi, la regina smette di deporre le uova e le attività vengono ridotte al minimo.
Gli insetti, come detto, per superare l’inverno nei nostri climi, vanno in diapausa. A prescindere dalla diapausa e dallo stadio di svernamento, la temperatura rappresenta comunque un fattore limitante per la gran parte degli insetti:
Gli insetti sono animali eterotermi (cioè incapaci di mantenere costante la propria temperatura corporea) a differenza di mammiferi e uccelli, definiti omeotermi.
Gli insetti che vivono nei climi caratterizzati da inverni rigidi hanno sviluppato un meccanismo di sopravvivenza che permette loro di svernare, ovvero superare indenni questo periodo avverso.
Questo meccanismo si chiama diapausa e ha lo scopo di preparare l’insetto a superare condizioni non favorevoli, come basse temperature e mancanza di cibo, per riprendere successivamente le normali attività nel momento in cui il periodo avverso termina.
Durante la diapausa l’insetto mantiene il metabolismo respiratorio a un minimo vitale, cessa l’assunzione di cibo e arresta così il suo sviluppo.
In molte filiere di produzione industriale (alimentare, farmaceutica, elettronica) esiste un rischio di contaminazione dei prodotti dovuta a polvere, muffa e particelle che andrebbe a ridurre la qualità degli stessi. Diventa quindi un requisito essenziale applicare procedure di “protezione del prodotto” dai danni che possono essere causati dalla contaminazione di particelle inerti o di microrganismi (o altri minuscoli organismi) presenti nell’aria. In questi processi, quindi, le fasi più delicate della lavorazione vengono effettuate in specifici ambienti realizzati in modo da minimizzare l‘introduzione e la ritenzione di particelle inquinanti al loro interno: le “camere bianche” o clean rooms.
La lana sempre più spesso impiegata per coibentare, soprattutto in bioedilizia, può essere oggetto di infestazione da parte di Tineola bisselliella e di Dermestidi; la cellulosa è appetita per esempio dai Tisanuri, mentre il sughero può essere infestato dalla formica Cremastogaster scutellaris e Dermestes maculatus. Crematogaster scutellaris, inoltre, può nidificare anche nel legno in opera.
Gli esseri viventi hanno tanto maggiori capacità di sopravvivere in un ambiente che cambia quanto più sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio. Gli insetti sono dei veri maestri in quanto sono in grado di colonizzare e di adattarsi ad ogni ambiente, nutrendosi di una gamma vastissima di materiali. In questo contesto risulta chiaro come anche le costruzioni umane non siano immuni dai loro attacchi.
Con il termine “scarafaggio” si indicano le blatte e tra esse le specie più diffuse negli ambienti domestici e nelle industrie (Blatta orientalis, Blattella germanica, Periplaneta americana, Supella longipalpa). Sono insetti di colore scuro (bruno-nero) e di grosse dimensioni: alcune specie raggiungono i 45 mm di lunghezza. Si riconoscono facilmente per il corpo appiattito, le lunghe antenne sottili e le zampe con evidenti spine. In genere gli adulti hanno ali che coprono tutto l’addome.
Negli ultimi anni le abitazioni, glihotel e altre strutture ricettive sonoprese di mira da un insetto che destanon poche preoccupazioni: la cimicedei letti. Si tratta di un piccolorincote che frequenta ambienti dovestazionano le persone, in cui trovanoriparo e nutrimento.Di solito sono attive di notte per ilresto del tempo rimangono nascostead esempio nei materassi, dietro lacarta da parati, nella moquette, etc...
Gli insetti, seppur molto piccoli, sono organismi complessi e possiedono un insieme di organi di senso diversificati che permettono loro di percepire tutti gli stimoli ambientali: stimoli chimici (olfattivi e gustativi) assai eterogenei, percezione della gravità, percezione della luce polarizzata e così via.
L’esoscheletro è una struttura più o meno rigida caratteristica degli Artropodi che, come un’armatura, fa da protezione e da sostegno al loro corpo. Esso però, a causa della sua rigidità, impedisce la crescita continua dell’individuo nel tempo, rendendo così necessario il fenomeno definito ‘muta’.
Infatti, gli insetti, al fine di continuare il proprio accrescimento, hanno necessità di cambiare l’esoscheletro quando non hanno più spazio all’interno.
I settori in cui gli insetti infestanti possono causare danni economici sono vari. Gli insetti fitofagi possono causare danni diretti e indiretti alle produzioni agricole in campo, Coleotteri e Lepidotteri arrecano danni a tutti i tipi di derrate alimentari stoccate, zanzare e altri insetti, che pungono l’uomo per succhiarne il sangue, sono vettori di innumerevoli malattie anche gravi, infine anche gli animali da allevamento sono vittime di varie specie di insetti più o meno molesti.
Gli insetti sono una classe di invertebrati a cui appartiene appartengono circa 1 milione di specie presenti in tutto il mondo, ma che si stima siano molte di più. Il loro successo è stato tale da essere riusciti a colonizzare ogni angolo della Terra (mari e oceani esclusi) sviluppando comportamenti, cicli vitali e regimi alimentari molto diversi fra loro.
Gli insetticidi agiscono sugli insetti in svariati modi, sia in funzione delle caratteristiche della sostanza attiva che si utilizza ma il raggiungimento del loro sito bersaglio dipende anche dalla loro formulazione. Gli insetticidi formulati sotto forma di gas, o che gassificano una volta immessi nell’ambiente che si vuole trattare (quelli che contengono sostanze con elevata tensione di vapore), agiscono sull’insetto per inalazione, vale a dire penetrano nel corpo dell’insetto attraverso la respirazione.
Un buon trattamento di disinfestazione è quello che crea una situazione in cui è alta la probabilità che l’insetto entri in contatto con la sostanza insetticida. Per aumentare questa variabile, specie se dobbiamo trattare insetti che tendono a nascondersi, è possibile ricorrere a formulati in cui sono presenti sostanze alimentari attrattive.
I trattamenti di disinfestazione non possono prescindere da una pianificazione generale di prevenzione, di monitoraggio e di intervento; è necessario individuare punti critici e intervenire in modo mirato, sapendo scegliere la “migliore soluzione” così da raggiungere quell’equilibrio di convivenza che possa annullare il fastidio e garantire la sicurezza sanitaria degli ambienti.
La chiusura della casa delle vacanze alla fine dell’estate, dovrebbe contemplare anche le attenzioni da dedicare per evitare l’annidarsi di infestanti indesiderati.
Il 25 novembre 2015, il Parlamento Europeo ha emanato il regolamento 2015/2283 che “stabilisce norme per l'immissione di nuovi alimenti sul mercato dell'Unione”, entrato in vigore il 1° gennaio 2018.
I Tisanuri, noti con il nome comune di pesciolini d’argento, sono insetti considerati molto primitivi che non presentano ali; si sono guadagnati questo nome per la forma del corpo allungata e piatta e il colore argenteo dovuto a piccole squame che conferiscono uno scintillìo chiaro e brillante: caratteristiche che ricordano appunto un pesciolino.
Le abitazioni forniscono tanti anfratti di riparo per molti artropodi: insetti, ragni, diplopodi, scorpioni, ecc. possono trovare infatti piccoli spazi in cui annidarsi e di seguito approfondiamo qualche caso.
Un grande aiuto nei locali di ristorazione e nell’industria alimentare è dato dall’impiego di trappole luminose, che attirano gli infestanti catturandoli. Queste trappole sfruttano il fototropismo, un comportamento innato di parecchi insetti quali coleotteri, lepidotteri e ditteri che sono attratti dalla luce, sia essa naturale o artificiale.
Sicurezza e qualità sono dei prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili per il consumatore, che ha il diritto di trovare sul mercato prodotti alimentari sani e sicuri. È per questo che il problema delle infestazioni dei prodotti della filiera alimentare è un tema sempre attuale e di grande interesse ed è considerato tra i maggiori rischi per l’industria di trasformazione agro-alimentare.
Gli insetti infestanti le derrate alimentari hanno da sempre viaggiato con i cibi, sia in viaggi lunghi attraverso i continenti sia in viaggi brevi.
Molti alimenti che escono dai locali di produzione, soprattutto industriale, stazionano per tempi più o meno lunghi in diversi luoghi prima di arrivare nella dispensa del consumatore finale.
Le infestazioni di Blattella germanica sono piuttosto temute soprattutto nel settore degli alimenti per i pericoli che questi insetti portano con sé: inquinamento delle derrate e trasmissione di microrganismi patogeni.
Tra gli infestanti degli allevamenti avicoli intensivi, oltre a Dermanyssus gallinae che rappresenta il parassita esterno più diffuso e temuto, possono causare problemi due specie di Coleotteri Tenebrionidi: Alphitobius laevigatus e Alphitobius diaperinus.
Le derrate conservate attirano una serie di organismi che se ne cibano provocando danni di diversa entità in dipendenza da differenti parametri tra i quali anche quelli ambientali. I cereali, ad esempio, durante la fase di stoccaggio spesso vengono attaccati da insetti definiti infestanti primari perché si nutrono a spese delle cariossidi ancora intere.
Il settore dell’Ho.re.ca ha la necessità di stoccare per periodi più o meno lunghi derrate alimentari di vario genere, che possono essere oggetto di attacchi da parte di insetti.
In molte aree attività di questo genere sono più diffuse nei mesi caldi, con temperature e umidità propizie allo sviluppo degli infestanti.
L’albergo diffuso è un modello di offerta di ospitalità ai turisti, ma non solo, presente da parecchi anni anche in Italia. Un albergo diffuso è a tutti gli effetti “una struttura ricettiva alberghiera gestita in forma professionale con unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti” www.alberghidiffusi.it. Permette di soggiornare in edifici di pregio di centri storici abitati, ad esempio di vivere a contatto con la comunità locale e di avere a disposizione anche servizi alberghieri come la prenotazione centralizzata, bar e ristoranti. Non si tratta di un albergo “verticale” ma di tanti edifici dislocati sul territorio.
L’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi riconosce varie tipologie di ospitalità che possono ricadere sotto la denominazione “albergo diffuso”:
- paese albergo,
- residence diffuso,
- albergo diffuso di campagna.
L’opportunità di sviluppo che ha una specie animale (Homo sapiens compreso) è sempre subordinata all’ambiente in cui questa si trova. Esistono dei fattori condizionanti che favoriscono, o meno, prima l’insediarsi di individui e poi la possibilità che questi hanno di crescere numericamente e diventare una popolazione stabile e affermata.
Nemapogon granellus, la falsa tignola del grano, è una farfallina dai gusti particolari: nonostante il nome comune l’associ ai cereali, si nutre di svariate sostanze, sia di origine vegetale sia animale. La specie è stata segnalata anche sui tappi di sughero di bottiglie di vino in invecchiamento.
Gli studiosi sono concordi nel ritenere che i cambiamenti climatici abbiano effetti importanti anche sulla vita degli insetti.
I bar rientrano nella categoria di locali che attirano molte specie di insetti sinantropici, ovvero legati alle attività dell’uomo. Quando le temperature sono idonee, soprattutto con l’arrivo dell’estate, questi insetti cominciano a moltiplicarsi velocemente.
Il periodo delle zanzare non piace a nessuno. Senza affrontare il discorso dei rischi sanitari e pensando solo al fastidio che questi piccoli insetti provocano alle persone è evidente che tutti vorremmo evitarle quanto più possibile.
Le api e gli apoidei selvatici sono fondamentali per l’impollinazione delle piante, fattore essenziale per la produzione dei frutti e dei semi. Più del 70% delle piante importanti per l’alimentazione dell’uomo, diretta o indiretta, dipendono dall’impollinazione effettuata dagli insetti tra i quali, in primis, gli apoidei.
La mosca domestica è una specie ubiquitaria diffusa in tutto il mondo, strettamente legata alle attività e agli insediamenti umani. Le mosche sono attratte da rifiuti organici e con alte temperature il loro ciclo è notevolmente accelerato; a 35 °C bastano circa 10 giorni per lo sviluppo di un’intera generazione, pertanto la capacità di infestare un determinato ambiente è elevata.
Le formiche passano il periodo invernale nei loro nidi per un tempo più o meno lungo a seconda del rigore dell’inverno. Ai primi freddi dopo aver isolato gli ingressi del nido, la colonia si raduna nella parte più profonda, il ritmo circadiano si riduce fino a quasi annullarsi, la regina smette di deporre le uova e le attività vengono ridotte al minimo.
Gli insetti, come detto, per superare l’inverno nei nostri climi, vanno in diapausa. A prescindere dalla diapausa e dallo stadio di svernamento, la temperatura rappresenta comunque un fattore limitante per la gran parte degli insetti:
Gli insetti sono animali eterotermi (cioè incapaci di mantenere costante la propria temperatura corporea) a differenza di mammiferi e uccelli, definiti omeotermi.
Gli insetti che vivono nei climi caratterizzati da inverni rigidi hanno sviluppato un meccanismo di sopravvivenza che permette loro di svernare, ovvero superare indenni questo periodo avverso.
Questo meccanismo si chiama diapausa e ha lo scopo di preparare l’insetto a superare condizioni non favorevoli, come basse temperature e mancanza di cibo, per riprendere successivamente le normali attività nel momento in cui il periodo avverso termina.
Durante la diapausa l’insetto mantiene il metabolismo respiratorio a un minimo vitale, cessa l’assunzione di cibo e arresta così il suo sviluppo.
In molte filiere di produzione industriale (alimentare, farmaceutica, elettronica) esiste un rischio di contaminazione dei prodotti dovuta a polvere, muffa e particelle che andrebbe a ridurre la qualità degli stessi. Diventa quindi un requisito essenziale applicare procedure di “protezione del prodotto” dai danni che possono essere causati dalla contaminazione di particelle inerti o di microrganismi (o altri minuscoli organismi) presenti nell’aria. In questi processi, quindi, le fasi più delicate della lavorazione vengono effettuate in specifici ambienti realizzati in modo da minimizzare l‘introduzione e la ritenzione di particelle inquinanti al loro interno: le “camere bianche” o clean rooms.
La lana sempre più spesso impiegata per coibentare, soprattutto in bioedilizia, può essere oggetto di infestazione da parte di Tineola bisselliella e di Dermestidi; la cellulosa è appetita per esempio dai Tisanuri, mentre il sughero può essere infestato dalla formica Cremastogaster scutellaris e Dermestes maculatus. Crematogaster scutellaris, inoltre, può nidificare anche nel legno in opera.
Gli esseri viventi hanno tanto maggiori capacità di sopravvivere in un ambiente che cambia quanto più sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio. Gli insetti sono dei veri maestri in quanto sono in grado di colonizzare e di adattarsi ad ogni ambiente, nutrendosi di una gamma vastissima di materiali. In questo contesto risulta chiaro come anche le costruzioni umane non siano immuni dai loro attacchi.
Con il termine “scarafaggio” si indicano le blatte e tra esse le specie più diffuse negli ambienti domestici e nelle industrie (Blatta orientalis, Blattella germanica, Periplaneta americana, Supella longipalpa). Sono insetti di colore scuro (bruno-nero) e di grosse dimensioni: alcune specie raggiungono i 45 mm di lunghezza. Si riconoscono facilmente per il corpo appiattito, le lunghe antenne sottili e le zampe con evidenti spine. In genere gli adulti hanno ali che coprono tutto l’addome.
Negli ultimi anni le abitazioni, glihotel e altre strutture ricettive sonoprese di mira da un insetto che destanon poche preoccupazioni: la cimicedei letti. Si tratta di un piccolorincote che frequenta ambienti dovestazionano le persone, in cui trovanoriparo e nutrimento.Di solito sono attive di notte per ilresto del tempo rimangono nascostead esempio nei materassi, dietro lacarta da parati, nella moquette, etc...
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