Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
I topi e i ratti accompagnano l’uomo probabilmente sin dalle sue origini diventando, come già raccontato nelle prime due parti del blog, veicolo per altri animali, come ad esempio pidocchi, falsi pidocchi, acari, pulci e zecche che, attraverso questi roditori, possono venire a contatto con l’uomo, trasmettendo malattie, indicate in generale col termine zoonosi.
La presenza di ratti e topi in ambienti frequentati dall’uomo non può essere tollerata perché può causare ingenti danni. In primis la contaminazione dell’ambiente stesso (attraverso l’abbandono di feci e urine) correlato al rischio sanitario, poi la contaminazione di derrate stoccate e infine il deterioramento di arredi e attrezzature contenuti all’interno.
Questi sono solo alcuni dei problemi che infestazioni di topi e ratti possono causare all’uomo. Infatti i roditori spesso ospitano sul proprio corpo degli ectoparassiti (parassiti esterni). Storicamente è ben nota Xenopsilla cheopis, la pulce del ratto, potenziale veicolo del batterio della peste (Yersinia pestis), malattia fortunatamente da considerarsi debellata in Europa.
Topi e ratti sono mammiferi, quindi animali a sangue caldo, appartenenti all’Ordine Rodentia, diffusi in ogni angolo della Terra. Alcune specie, dette sinantrope, vivono a stretto contatto con l’uomo e alle sue attività dalle quali traggono sostentamento e rifugio.
I topi e i ratti accompagnano l’uomo probabilmente sin dalle sue origini diventando, come già raccontato nelle prime due parti del blog, veicolo per altri animali, come ad esempio pidocchi, falsi pidocchi, acari, pulci e zecche che, attraverso questi roditori, possono venire a contatto con l’uomo, trasmettendo malattie, indicate in generale col termine zoonosi.
La presenza di ratti e topi in ambienti frequentati dall’uomo non può essere tollerata perché può causare ingenti danni. In primis la contaminazione dell’ambiente stesso (attraverso l’abbandono di feci e urine) correlato al rischio sanitario, poi la contaminazione di derrate stoccate e infine il deterioramento di arredi e attrezzature contenuti all’interno.
Questi sono solo alcuni dei problemi che infestazioni di topi e ratti possono causare all’uomo. Infatti i roditori spesso ospitano sul proprio corpo degli ectoparassiti (parassiti esterni). Storicamente è ben nota Xenopsilla cheopis, la pulce del ratto, potenziale veicolo del batterio della peste (Yersinia pestis), malattia fortunatamente da considerarsi debellata in Europa.
Topi e ratti sono mammiferi, quindi animali a sangue caldo, appartenenti all’Ordine Rodentia, diffusi in ogni angolo della Terra. Alcune specie, dette sinantrope, vivono a stretto contatto con l’uomo e alle sue attività dalle quali traggono sostentamento e rifugio.
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